lunedì 28 marzo 2011

POSSIAMO SEMPRE FARE QUALCOSA

"La vita umana è breve, ma io vorrei vivere sempre"
Yukio Mishima


Questo blog non nasce solo dall'urgenza di un difficile momento storico, ma anche da una assoluta certezza, una profonda convinzione: che possiamo sempre fare qualcosa. Che ogni nostro gesto, ogni nostra scelta, ogni nostro si o no, non sono mai neutri, ma costruiscono ciò che abbiamo intorno. Il nostro mondo vicino e lontano.
 "Quando una farfalla batte le ali a Tokyo, a New York piove"...: è il butterfly effect. Più che mai vero oggi, per i drammatici eventi che hanno colpito il Giappone.  Un Paese lontano, oltre l'oceano, oltre altri continenti...Eppure possiamo fare qualcosa: 
imparare, e dunque rifiutare fonti energetiche superate, ingestibili, troppo rischiose;
 rendere onore alle vittime e agli eroi: ricordare le vite spezzate da questa apocalisse naturale, e pregare per chi la propria vita (ma per dissennate scelte umane) la sta mettendo ora in gioco;
aiutare: come chiede questa mamma italiana che ora vive in Inghilterra ma che ha cresciuto le sue figlie nell'orizzonte distrutto di Sendai.
Una donna racconta, ascoltiamola




Sendai è la città dove Matilde e Giulia sono cresciute da bambine e dove la nostra famiglia ha abitato per undici anni e mezzo, se non eravamo in Europa. Poco a Nord di Sendai sono le spiagge dove le portavamo a giocare. Il terremoto e lo tsunami hanno colpito terribilmente quella zona, per non parlare del freddo e della minaccia nucleare. Anche se per ora tutte le persone a noi care sono vive, purtroppo i problemi non sono affatto finiti.
Peter ed io abbiamo sempre riconosciuto che crescere le nostre figlie in Giappone per molti aspetti è stato un privilegio, ma la verità che sta affiorando poco a poco riguardo al numero dei dispersi, morti e soprattutto orfani, per me è particolarmente dura, sia per via dei bei ricordi che abbiamo, che per via della familiarità sviluppata nel tempo con le persone, i luoghi, con i modi di comportarsi, la cultura, la lingua e tutto il resto.
Per tutti questi motivi e con il cuore in mano ho pensato di mandarti questo link:
accompagnato dalla preghiera di prendere in considerazione la possibilità di mandare un po' di aiuto per i bambini, ovviamente se non l'hai già fatto.
I servizi giornalistici qui parlano spesso di e con Save the Children e sono arrivata alla conclusione che 1) fanno un buon lavoro e 2) anche io dovevo fare qualcosa. Ho cominciato adesso con i miei contatti in Italia e vedrò cosa posso fare qui.
Però, per favore, cerchiamo di pensare in positivo, alle possibilità, ai miglioramenti, al potenziale. D'accordo?
Ciao,
Ornella

martedì 8 marzo 2011

8 MARZO 2011



Non chiederti cosa puoi fare tu 
per l'uomo.



 Chiediti cosa può fare l'uomo 


per te.