sabato 29 gennaio 2011

CATTIVI MAESTRI (E PESSIME ALLIEVE)

 "La vita era molto più semplice  
quando onoravamo  il padre e la madre
invece di tutte le principali carte di credito"


Tra le affermazioni più sorprendenti (e che forse - ingiustamente - hanno fatto poco notizia) di una delle ragazze dell'O(r?)lgettina, c'è senz'altro questa:
"Ma io, quello che voglio veramente, è avere un futuro con una famiglia, dei figli..."

Ora. Saranno sul serio ragazze così ingenue??? O pensano davvero che siano quelle le basi per costruirsi una qualche sicurezza nel domani? Credono veramente che sia possibile "fare un sacco di soldi in qualsiasi modo" e poi, voilà, voltare tranquillamente pagina????

Insomma: cosa hanno spiegato loro papà e mamme (a parte come si fanno i bambini...)? o gli insegnanti o i "maestri" che bene o male avranno avuto intorno?  No, perchè sembrano cresciute a pane e lelemora!

Forse non hanno ascoltato, o forse non è stato loro detto che - meno che mai in un Paese come il nostro - "quel certo passato" non solo non viene dimenticato ma nemmeno perdonato. 
Che quel marchio infamante che si sono stampate dentro, è ben visibile e a fuoco anche fuori, sulla pelle. 
Bisognerebbe ricordarlo a chi - per un lavoro, per denaro, per una borsetta o per vanità - pensa che l'infamante e umiliante scelta  di (s)vendersi si concluda con un premio: con l'ottenere.
 Quello che impareranno è che invece il finale è uno solo: si perde. Faccia, coscienza, dignità. (Col tempo e...gli anni anche le carte di credito). Tutto.

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